“Amici di penna” un ponte tra studenti italiani e tunisini

“Amici di penna” un ponte tra studenti italiani e tunisini

Il 9 novembre gli studenti delle classi 2S, 2V e 2C hanno incontrato Luca Sammartino presidente dell’associazione Tararì Tararera che ha presentato il progetto “Amici di penna – conoscersi per riconoscersi, un ponte di lettere fra le scuole d’Italia e di Tunisia”. Il progetto, in collaborazione con la scrittrice Marinette Pendola, intervenuta tramite collegamento meet, si pone come obiettivo la conoscenza reciproca attraverso un interscambio epistolare tra dei nostri alunni e degli alunni dei Lycée El Amal di Gabès e del Lycée El Waha sempre del Governatorato di Gabes in Tunisia. In prospettiva limitatamente alle disponibilità economiche e istituzionali (attraverso il Consolato della Tunisia) non sono da escludere delle mobilità “fisiche” verso la Tunisia da parte di un gruppo di 5 alunni che si siano distinti nel portare avanti il progetto. Uno degli elementi interessanti dello stesso è la riscoperta della lettera scritta, della carta e penna, del fattore dell’attesa, completamente spariti con altri mezzi di comunicazione scritta più attuali.

Gli alunni delle Taddia scriveranno le lettere in lingua francese e i corrispondenti risponderanno in italiano, che nei loro licei è una delle lingue straniere opzionali . Il progetto si pone chiaramente come obiettivo principale la scoperta della ricchezza dello scambio e del riconoscersi nell’altro, per dare ai nostri ragazzi un’ulteriore possibilità di riflettere sul valore dell’accoglienza e dell’inclusione, che molti dei nostri alunni di origine straniera vivono già quotidianamente sulla loro pelle.

Il professor Luca Gallerani si è occupato di consegnare le prime lettere redatte dagli alunni della 2C, la classe “pilota”, al presidente di Tararì Tararera che si occuperà della spedizione del plico alle scuole oltre le sponde del Mediterraneo. Le docenti referenti sul posto e gli alunni sono entusiasti di poter avere un contatto con il nostro Paese, che per loro rappresenta una grande fonte di ispirazione e di ammirazione. Sammartino e la scrittrice Pendola hanno poi condiviso le loro storie, hanno parlato delle loro origini in Tunisia, delle cause che hanno portato le loro famiglie, o nel caso della Pendola, di loro stessi, a lasciare quelle terre per spostarsi forzosamente in Italia in epoca post coloniale. In particolare l’esperienza della scrittrice, che nei suoi libri tratta della tematica molto attuale dello sradicamento, è stata molto toccante e partecipata.

Prof. Luca Gallerani