Zara Mourtazalieva: la forza della verità

Zara Mourtazalieva: la forza della verità

Venerdì 6 ottobre nell’Aula Magna dell’IIS “F.lli Taddia” si è tenuto un incontro con la giornalista dissidente cecena Zara Mourtazalieva, vincitrice dell’11° edizione del Premio Internazionale Daniele Po. L’ideatrice e animatrice del premio, Nedda Alberghini Po, ha presentato agli studenti la giornalista, nata e cresciuta in Cecenia, vittima innocente del sistema giuridico russo spesso corrotto e violento. “Otto anni e mezzo”: è questo il romanzo scritto dalla Mourtazalieva  nel 2014, il cui titolo ricorda il tempo esatto da lei trascorso nella colonia penale femminile IK-13 di Mordovia: un luogo disumano, dove le detenute sono costrette al lavoro forzato e a subire umiliazioni, percosse, abusi. Più di un terzo della propria esistenza passato in prigione a scontare un reato mai commesso. Anni trascorsi a difendersi da un’accusa infamante, quella di terrorismo, dopo che il 4 marzo 2004 cade in una trappola ordita per incastrarla: durante un’operazione di identificazione Zara, appena ventenne, viene condotta in commissariato e, approfittando di una sua distrazione, vengono messi nella sua borsa 196 grammi di esplosivo. Viene incolpata di voler far esplodere un centro commerciale: l’unica sua colpa però era quella di essere cecena, in un periodo molto difficile tra Mosca e la martoriata repubblica caucasica. Inizia per lei un lunghissimo incubo, quasi 9 anni di violenze e privazioni in carcere, da dove esce solo nel 2012. Questa esperienza però non ha fiaccato l’animo combattivo di questa giovane attivista: uscita dal carcere e trasferitasi a Parigi ha continuato a battersi, a denunciare la corruzione del sistema giuridico russo e a lottare perché possa emergere la verità. Numerose sono state le domande poste dagli studenti, colpiti dalla forza d’animo di Zara, la quale ha terminato il suo intervento con queste parole: “Non smettete mai di riflettere, di ragionare e di informarvi su tutto ciò che succede: cercate sempre la verità!”

Prof.ssa A. Zarri

Anna Zarri